Le dichiarazioni di Emmanuel Macron alla Sorbona: un appello per un’Europa forte e autonoma, pronta a difendere la propria sovranità.
Emmanuel Macron si è esibito in un ruolo di chiaro sovranista europeo durante il suo discorso a Parigi, presso l’Università Sorbona, esortando l’Europa a rafforzarsi militarmente e a ridurre la sua dipendenza dagli Stati Uniti. Ha messo in luce come, senza confini ben definiti, non possa esistere vera sovranità: “Non c’è sovranità senza frontiere“, ha affermato il presidente francese. Sottolineando l’importanza di un’Europa unita e indipendente. Come riportato da affaritaliani.it
Riprendere il controllo delle scelte strategiche
Macron ha descritto una realtà in cui l’Europa è “accerchiata da potenze regionali senza scrupoli“, facendo riferimento a nazioni come Cina e Russia. Ha evidenziato come le “regole del gioco sono cambiate” e l’Europa non possa più affidare la propria sicurezza agli Stati Uniti: “Dobbiamo essere consapevoli che la nostra Europa può morire e questo dipende unicamente dalle nostre scelte.“
Il presidente ha chiarito che è essenziale per l’Europa “riprendere il controllo delle proprie scelte strategiche” per proteggere i propri confini e garantire la sicurezza interna. “Un’Europa potente sa proteggere i propri confini e per questo dobbiamo uscire da una specie di minore età strategica e avere una difesa credibile del nostro continente,“. Ha spiegato Macron.
L’Indispensabilità dell’arma atomica
La difesa europea, secondo Macron, non può prescindere dall’arma atomica, che considera “elemento imprescindibile” per la sicurezza del continente. “La Francia dispone dell’arma nucleare, quindi della possibilità di dissuasione,” ha sottolineato, promuovendo una visione di un’Europa capace di difendersi autonomamente. Come riportato da affaritaliani.it
Per consolidare questa nuova direzione, l’Europa deve intensificare la produzione di armamenti all’interno delle proprie frontiere: “Dobbiamo produrre più armi e più velocemente“, ha detto Macron. Evidenziando la necessità di “privilegiare gli acquisti di armi europee e standardizzare le nostre dotazioni militari“.